Microsoft doveva e dovrà essere una società di hardware di livello mondiale

lug 9, 2017

Le scelte passate e le prospettive future, imparando dagli errori commessi, del colosso del software per rilanciarsi anche nell'hardware.

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Nel periodo di annunci, più o meno velati, di dirigenti, ingegneri e sviluppatori Microsoft riguardo il prossimo dispositivo mobile della casa di Redmond, un 'qualcosa' che romperà gli schemi e si discosterà da tutto ciò che è stato proposto sinora dalla concorrenza, ha voluto dire la sua anche Steve Ballmer, ex CEO del gruppo, in carica dal 2008 al 2014.
In un'intervista di qualche settimana fa, in occasione del Recode's CodeConference, il discusso manager parla proprio delle scelte sbagliate e, soprattutto, non fatte da Microsoft, negli anni passati, riguardo la produzione hardware, sottolineando come l'acquisizione di Nokia e l'entrata nel settore mobile rappresentino scelte tardive e situazioni mal gestite, con idee, uomini e mezzi non idonei a rispondere alle esigenze del mercato attuale.

Idea di hardware come espressione del software

Riprendendo una frase di un altro grande informatico americano degli anni '80, Alan Kay, evidentemente ancora molto attuale, l’ex CEO ha affermato che "una delle nuove espressioni del software è essenzialmente hardware", come dire che non può esserci prodotto software competitivo senza hardware adeguato, prodotto dalle stesse "mani" e nelle stesse "stanze".

È stata acquistata Nokia e sono stati prodotti e lanciati sul mercato smartphone ritenuti "quasi banali e non allettanti per la massa", senza avere nulla di quell'idea di hardware come espressione del software.
Vorrei che avessimo costruito la capacità di essere una società di hardware di livello mondiale. Abbiamo perso la sfida con il telefono perché abbiamo cercato di usare le vecchie tecniche, quali le licenze software. Le stesse tecniche non sono mai andate in una direzione positiva.
Abbiamo avuto il modello di monetizzazione sbagliato, abbiamo avuto il modello di consegna sbagliata, perché non abbiamo costruito una nuova funzionalità.
Al contrario di quanto accaduto e sta accadendo con la linea Surface, grazie alla quale Microsoft, dopo qualche inciampo iniziale, si è costruita un pubblico, seppur di nicchia, reale, diventando leader in un nuovo segmento di PC a livello mondiale, con l'hardware costruito a misura sul software ospitato (e non l'opposto) e, sopratutto, innovando.

Tornare ad innovare - con l'hardware - come fatto con il cloud

Ballmer, continuando, mette in netto contrasto la lentezza della divisione hardware con i brillanti risultati ottenuti dall’innovazione di servizi e prodotti cloud.


In sostanza, Microsoft, oltre a nuovi prodotti, ha sviluppato una notevole capacità nella gestione di data-center e servizi software su scala mondiale, nuovi approcci di sviluppo di software e nuovi modi di vendita, con abbonamenti basati sull'utilizzo anziché licensing tradizionali. Tutto l’opposto di quanto fatto, sino a oggi (o sino a ieri), con gli smartphone.
L'azienda, sotto la mia guida, avrebbe dovuto costruire questa possibilità prima di quanto abbia fatto.
Non solo software, dunque – "Windows Vista è stato il nostro errore più grande", ammise, un paio di anni fa, l’informatico – e non solo Windows Phone, ma hardware a 360° costruito per e con il proprio software, sempre più basato su cloud e innovazioni che portino Microsoft a essere una società di hardware di livello mondiale.

Come doveva essere, come dovrà essere.


Articolo di HTNovo
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